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Esistono centinaia di libri su Antonio Gramsci, ma nessuno ha ancora raccontato Gramsci ai ragazzi. Eppure è proprio ai giovani che ha senso destinare il suo insegnamento, più che mai attuale. La travagliata esistenza vissuta con coerenza, dignità e coraggio, sempre contraddistinta dall'ottimismo della volontà, costituisce un vero e proprio romanzo di formazione. Dall'adolescenza in Sardegna al periodo di studio e formazione politica a Torino, dall'attività giornalistica a quella di partito che lo condurrà in Russia, dove incontrerà l'amore, dall'elezione in parlamento fino ai tristi anni del carcere in cui scriverà le lettere e i quaderni, la vita di colui che odiava gli indifferenti è appassionante e densa di emozioni. E inevitabilmente, trattandosi di Gramsci, oltre alla storia di un uomo è la Storia stessa che scorre sulle pagine, quella Storia che Gramsci amava tantissimo perché, come spiegò in una lettera al figlio Delio, «riguarda gli uomini viventi, e tutto ciò che riguarda gli uomini, quanti più uomini è possibile, tutti gli uomini del mondo in quanto si uniscono tra loro in società e lavorano e lottano e migliorano se stessi, non può che piacerti più di ogni altra cosa».